Coca-Cola prevede di sostituire tutta l’acqua utilizzata nella produzione delle proprie bibite, entro la fine del 2015, con cinque anni di anticipo rispetto all’obiettivo programmato. Il produttore di bibite come Diet Coke, Sprite e Powerade ha dichiarato che insieme ai partner di imbottigliamento ha restituito al territorio e all’ambiente quasi tutta l’acqua utilizzata nelle attività di produzione nel 2014. Nel 2014, infatti, l’azienda utilizzò circa 305 miliardi di litri di acqua nella produzione di circa 163 miliardi di litri di bibite vendute sui mercati internazionali. In base ai volumi di vendita dell’anno scorso, ha sostituito il 94{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} dell’acqua utilizzata nei propri prodotti. Coca-Cola ha così raggiunto con cinque anni di anticipo il proprio obiettivo, annunciato nel 2007, di sostituire un volume di acqua equivalente a quanto utilizzato nella produzione delle bibite entro il 2020. Cresce la consapevolezza che l’era dell’acqua poco costosa, facilmente disponibile, sta per finire – un fatto che le aziende farebbero bene a prendere in seria considerazione. Ad esempio, un rapporto pubblicato a maggio dal consorzio per il business sostenibile Ceres osserva che la maggior parte dei produttori di alimenti non sono preparati a gestire i rischi relativi all’acqua, che secondo Ceres faranno alzare i prezzi dell’acqua e del cibo. Coca-Cola, invece, sembra prendere seriamente il tema dell’insicurezza dell’acqua. Tra le varie iniziative ha lanciato 209 progetti locali per l’acqua in 61 Paesi, per migliorare l’accesso all’acqua potabile e proteggere i bacini idrici. Collabora con una decina di enti per lo sviluppo e l’assistenza tra cui l’United States Agency for International Development, l’United Nations Development Program e la Millennium Challenge Corporation. Nel passato, gli esperti ambientali hanno messo in dubbio le attività di Coca-Cola per la tutela dell’acqua, suggerendo che sono un modo per l’impresa di utilizzare la propria influenza e le proprie disponibilità finanziarie per deviare le critiche al suo impegno per l’ambiente. Il responsabile delle attività globali per la tutela dell’acqua di Coca-Cola, Greg Koch, dice che l’ambizione e la portata dell’obiettivo aziendale contribuiscono al suo successo. “Incentivi le persone, tra cui i nostri partner, con un obiettivo aggressivo”. Riconosce anche il ruolo degli scienziati, che hanno aiutato Coca-Cola a pianificare le iniziative per la restituzione dell’acqua in comunità di tutto il mondo. “Grazie a loro siamo tutti un pochino più intelligenti nella definizione di progetti con maggior impatti”, dice. L’acqua che non viene utilizzata nelle bibite viene impiegata nelle attività di produzione, come il raffreddamento delle torri e la pulizia dei serbatoi di miscelamento e dei tubi, spiega Koch. Aggiunge che finora Coca-Cola ha investito circa un miliardo di dollari per la realizzazione degli impianti per il trattamento delle acque reflue. Secondo l’UNEP, il 90{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} di tutte le acque reflue nei paesi in via di sviluppo viene scaricato, non trattato, direttamente nei fiumi, nei laghi o nel mare. “Volevamo essere sicuri di non contribuire anche noi a questo” dice Koch. Una dichiarazione di The Nature Conservancy (TNC), che ha aiutato Coca-Cola nello sviluppo di una metodologia per misurare le attività di sostituzione dell’acqua, sottolinea l’importanza dell’assunzione di responsabilità da parte delle grandi corporazioni degli impatti ambientali delle proprie attività. “Sono sempre più numerose le imprese che si rendono conto che integrare la natura nel processo decisionale è una buona strategia di business”, dice il CEO di TNC, Mark Tercek. “L’impegno di Coca-Cola per l’acqua sottolinea il fatto che investire nella natura porta risultati molto positivi per le imprese e per le comunità locali”. Guardando al futuro, Koch dice che Coca-Cola rafforzerà l’impegno a sostituire l’acqua, in linea con la crescita commerciale. “Le nostre produzioni sono locali, per cui dipendiamo totalmente dalla stabilità di ogni comunità. Hanno tutte bisogno di fonti d’acqua affidabili – è un tema vitale per il nostro business”. Fonte: http://www.theguardian.com/sustainable-business/2015/aug/25/coca-cola-replenish-water-goals-early-watersheds]]>