Envision conference, la sostenibilità delle infrastrutture
Il tema della sostenibilità delle infrastrutture è stato al centro, il 7 maggio a Milano, della prima “Envision Conference” promossa e organizzata in Italia da Civiltà di Cantiere, ICMQ e Stantec, insieme a partner di eccellenza quali RFI, Intesa Sanpaolo, NET Group, e2i e Terna.
E’ oggi fondamentale disporre di strumenti in grado di misurare con oggettività gli impatti sui territori nei processi di progettazione e realizzazione di un’infrastruttura. A questa esigenza risponde il protocollo Envision, ideato negli Stati Uniti e proposto In Italia da ICMQ – Organismo di Certificazione specializzato nel settore delle costruzioni – e da Stantec, leader nella consulenza e progettazione ingegneristica e architetturale.
La conferenza è stata aperta da Alfredo Martini, direttore di Civiltà di Cantiere, che ha analizzato il contesto internazionale e i nuovi paradigmi che impongono un diverso approccio nella pianificazione, progettazione, costruzione e gestione di un’infrastruttura.
Il protocollo Envision è stato presentato da Anthony Kane, presidente di ISI, Institute for Sustainable Infrastructure, ideatore insieme all’Università di Harvard del protocollo internazionale.
Lorenzo Orsenigo, direttore generale di ICMQ, si è soffermato sul valore di Envision per le comunità locali, mentre Giulia Costagli, Responsabile Centro Studi e Progetti innovativi di Rete Ferroviaria Italiana, e Giuseppe Marotta, Professore all’Università del Sannio, hanno portato l’esperienza della certificazione Envision “Platinum” per un tratto della ferrovia ad alta velocità Napoli-Bari. E’ un traguardo importante per l’Italia perché è la prima certificazione di questo tipo ottenuta da un paese europeo.
Sono poi intervenuti Stefano Susani di NET Group, che ha sottolineato alcuni aspetti tecnici del protocollo Envision e Riccardo Dutto, di Intesa Sanpaolo. L’istituto, nel suo piano d’impresa 2018-2021, ha deciso di diventare la prima Impact Bank al mondo, lanciando iniziative concrete a supporto della circular economy.
Alberto Musso di e2i ha illustrato l’applicazione del Protocollo Envision su due impianti eolici in Sicilia e in Basilicata, mentre Adel Motawi, ha illustrato i progetti nel campo della sostenibilità previsti nei prossimi anni da Terna.
Ha chiuso la Conferenza una riflessione sul futuro fatta dai promotori di Envision in Italia: Lorenzo Orsenigo di ICMQ e Emanuela Sturniolo, amministratore delegato di Stantec. “Il futuro del nostro pianeta – hanno detto – avrà come scenario principale le città. Nel 2030 un persona su tre vivrà in una città con almeno mezzo milione di abitanti, in uno scenario fortemente influenzato dai cambiamenti climatici e dalla rivoluzione digitale… Il protocollo Envision, in questo contesto, si pone come un alleato imprescindibile per rendere vivibili le città di domani.”