Comunicazione nei disastri naturali: è in “tempo di pace” che cittadini e organizzazioni devono prepararsi alla crisi.

Dic 12, 2019

Sergio Vazzoler, partner di Amapola, è stato tra i relatori del corso per giornalisti “Il racconto responsabile dei disastri naturali. La Carta di Rieti” che si è svolto lo scorso 23 novembre ad Amatrice.
L’evento si è svolto nel luogo dove tre anni fa un devastante evento sismico costò la vita a 249 persone: un luogo simbolico per riflettere attentamente sulla comunicazione in tempo di crisi in un momento storico in cui i disastri naturali sono, purtroppo, sempre più frequenti e il panorama comunicativo ha subìto importanti mutamenti che ancora non sappiamo gestire appieno.

La comunicazione ha un ruolo di primo piano nelle situazioni di emergenza per il forte impatto sulla vita stessa delle persone e delle organizzazioni, poiché spesso influisce sulle decisioni da prendere quando si è più fragili e spaventati.

È in tempo di “pace”, ha evidenziato Vazzoler nel suo intervento, “che occorre lavorare per tenere vivo il tema delle emergenze ambientali, per affrontare preparati le situazioni emergenziali nel momento in cui si verificano. Comprendere i cambiamenti climatici richiede uno “sforzo di immaginazione” che generi coscienza e consapevolezza e si rifletta in un nuovo modo di agire.
Ci è difficile comprendere come una delle tantissime risorse di cui disponiamo ci possa venire a mancare; proviamo un senso di frustrazione e impotenza di fronte ai dati sui grandi fenomeni che affliggono l’ambiente e, persi nel flusso delle nostre azioni quotidiane e influenzati da elementi psicologici di varia natura, spesso perdiamo anche la consapevolezza che abbiamo maturato.
La questione non riguarda più solo la scienza ma l’intera società e per noi  comunicatori è adesso il momento di agire, ripensando a uno stile narrativo e iconografico differente capace di innescare comportamenti positivi dei singoli e delle organizzazioni nella loro vita reale e quotidiana
”.