Del Book Club dei muratori della Vanoncini o di come incentivare la lettura in azienda

10 Mag, 2021 | Focus Italia

Danilo Dadda, ad dell’azienda, ha lanciato l’iniziativa dopo il lockdown: per ogni libro letto e presentato ai colleghi l’azienda paga 100 euro

L’ha battezzato il Book Club dei muratori: una chiara provocazione che vuole demolire lo stereotipo secondo cui chi lavora nel settore edile non sia uomo – o donna – di cultura. “Volevamo dimostrare che anche i muratori – o comunque chi si occupa di edilizia – leggono e sono colti. Anzi, mi piacerebbe che diventassero la categoria più erudita di tutto il settore industriale” afferma Danilo Dadda, inventore del Book Club dei muratori e amministratore delegato della Vanoncini, impresa di Mapello (Bergamo) specializzata in edilizia sostenibile.

Per Dadda, figlio di muratore, entrato in azienda nel 1987 come geometra, la lettura e la cultura sono valori fondamentali per la crescita personale e professionale dell’individuo. E proprio per questo nella sua azienda ne ha incentivato la diffusione in maniera concreta. In che modo? Creando il Book Club e pagando i collaboratori 100 euro per ogni libro letto e presentato ai colleghi. E se il libro è in lingua, il premio raddoppia.

Il Book Club dei muratori: un modo per far crescere l’individuo insieme all’azienda

Danilo Dadda, amministratore delegato Vanoncini

Danilo Dadda, ad Vanoncini e creatore del Book Club (immagine Facebook)

“Mi piace pensare che l’idea del Book Club sia nata tanto tempo fa, quando ero bambino: la devo a mia madre che mi ha trasmesso una grande passione per la lettura” racconta Dadda. È durante la prima ondata pandemica, però, che il progetto di un club dei libri in azienda ha iniziato a farsi strada. “Nei 40 giorni di lockdown in cui abbiamo dovuto chiudere ho letto molto di più. E poi, dopo tutte le riunioni virtuali e l’impossibilità di vedersi dal vivo, quando ci siamo incontrati di nuovo di persona abbiamo sentito fortissima la voglia di stare insieme e di condividere. Lì mi è venuta questa idea, che ho covato per qualche mese. A gennaio ho pensato che fosse il momento di partire.”

È così è stato: Dadda ha inaugurato il Book Club dei muratori lanciando un elenco di 60 titoli e pianificando incontri settimanali, “rubando” un’ora alle riunioni operative già in programma durante l’anno. Da quel momento iniziale, la lista originaria si è arricchita di nuovi titoli e i collaboratori della Vanoncini si sono messi in lista di attesa per presentare la propria lettura. “Abbiamo aperto anche ai familiari: il progetto è stato accolto con un entusiasmo che non mi aspettavo”.

Team building, crescita personale e formazione: i superpoteri della lettura

Dai libri sul management a Il Milionario di Mark Fisher, da Intelligenza emotiva di Daniel Goleman, presentato da Dadda stesso a I fratelli Karamazov, la scelta di un tecnico di cantiere: i titoli e le tematiche dei libri presentati al Book Club della Vanoncini sono tra i più vari. “Perché tutti i libri migliorano le persone” precisa Dadda.

E proprio a questo mira l’iniziativa: migliorare le persone e allo stesso tempo l’azienda, diffondendo il valore della cultura e della condivisione. Il Book Club della Vanoncini non è solo una bella idea, graziosa e di facciata, ma è una iniziativa che spinge su crescita personale, formazione e, non da ultimo, costruzione del gruppo di lavoro. “È da anni che lavoriamo sul nostro team, mettendo al centro le persone. Questo è uno dei tanti tasselli del programma strategico che abbiamo creato. Devo dire però che questa iniziativa ha accelerato il percorso di team building: quando una persona racconta un libro in realtà parla molto di se stesso, di come il messaggio del libro è entrato nelle sue viscere, di come lo rielabora, delle emozioni che provoca. Uscendo anche dalla propria area di comfort, esponendosi e parlando a cuore aperto di fronte a un pubblico.”

Più libri, più condivisione e soprattutto più attenzione a una cultura aziendale che mette al centro le persone!

Micol Burighel

 

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