Sicurezza urbana partecipata: Il progetto ‘X Strada + Libere’ per una Milano più inclusiva

20 Nov, 2024 | Focus Italia

Vista aerea di Milano di notte

L’iniziativa si è basata su un ampio coinvolgimento degli stakeholder, con particolare attenzione ai focus group, come metodo principale per raccogliere dati e proposte su come migliorare la percezione della sicurezza nei quartieri milanesi.

Il progetto “x STRADA + LIBERE: Ascoltare le donne per una Milano più sicura” è stato avviato nel 2024 dal Comune di Milano, in collaborazione con Avventura Urbana e l’associazione Sex & the City, per esplorare e affrontare il tema della sicurezza urbana dal punto di vista delle donne e delle soggettività queer. La partecipazione attiva degli stakeholder è stata uno dei pilastri fondamentali dell’iniziativa. Attraverso l’uso della metodologia dei focus group, il Comune di Milano ha potuto raccogliere direttamente testimonianze e proposte da una pluralità di voci provenienti dalle residenti dei diversi quartieri di Milano. L‘obiettivo principale era quello di comprendere come la sicurezza, sia percepita che effettiva, fosse influenzata dalle dinamiche urbane, sociali e culturali locali. Questo approccio inclusivo ha garantito la rappresentazione di una vasta gamma di prospettive, grazie alla partecipazione di persone di età, background socioculturali e nazionalità differenti.

Un progetto sulla sicurezza urbana che copre tutta la città

I focus group sono stati organizzati in 15 Nuclei di Identità Locale (NIL), ossia quartieri di Milano selezionati in base alla loro rappresentatività territoriale e all’impatto che esercitano sulla percezione della sicurezza. Coinvolgendo sia aree centrali che periferiche, il progetto ha garantito una copertura equilibrata di tutta la città, favorendo la partecipazione di residenti e frequentatrici abituali.

Per formare i gruppi di ascolto, si è invitato chiunque fosse interessato a partecipare a candidarsi spontaneamente, compilando un modulo di iscrizione disponibile sul sito del Comune di Milano. Il modulo richiedeva l’inserimento di dati anagrafici e informazioni relative alla frequentazione del quartiere. In totale, sono state raccolte 409 candidature, fornendo un’importante base di dati sulla percezione della sicurezza nei diversi quartieri di Milano. Nonostante il numero elevato di adesioni, hanno preso parte agli incontri 172 persone, distribuite tra i 15 Nuclei di Identità Locale individuati.

L’organizzazione dei Focus Group in x STRADA + LIBERE

I focus group hanno rappresentato il fulcro dell’intero processo partecipativo. Gli incontri si sono svolti in orario preserale, in sedi facilmente accessibili con mezzi di trasporto pubblico per garantire la partecipazione più ampia possibile. Ogni incontro è stato moderato da facilitatrici esperte dell’Associazione Sex & the City, senza la presenza diretta dell’amministrazione comunale, al fine di creare un ambiente sicuro e inclusivo in cui le partecipanti si sentissero a proprio agio a condividere il proprio punto di vista e le proprie storie personali.

Le sessioni si sono sviluppate attorno a due domande principali:

  1. Quali sono i luoghi del quartiere in cui ti senti più sicura o insicura?
  2. Come dovrebbe cambiare il quartiere per migliorare la tua percezione di sicurezza?

Queste domande hanno stimolato il confronto su temi legati alla configurazione dello spazio pubblico, alle infrastrutture urbane e al ruolo delle istituzioni nella gestione della sicurezza. Il coinvolgimento attivo delle partecipanti ha permesso di raccogliere feedback puntuali e di avviare un dialogo diretto sulle soluzioni possibili.

I risultati dei Focus Group

I focus group hanno evidenziato diversi fattori critici che influenzano la percezione della sicurezza nei quartieri di Milano. Tra i temi più ricorrenti, sono stati segnalati problemi di illuminazione scarsa, la presenza di spazi degradati e un’insufficiente presenza delle forze dell’ordine in aree critiche.

Secondo le proposte migliorative emerse dal processo, le priorità indicate dalle partecipanti si concentrano su quattro macro-categorie: trasformazioni fisiche dello spazio pubblico, iniziative di coesione sociale, politiche di supporto ai gruppi fragili e servizi per la comunità. Un tema particolarmente sentito è stato quello della necessità di migliorare l’illuminazione pubblica e di rendere gli spazi più vivibili e attrattivi, attraverso interventi su infrastrutture e arredo urbano.

Le osservazioni emerse dai focus group non si sono limitate a questioni infrastrutturali. Le partecipanti hanno avanzato proposte su iniziative di animazione, sensibilizzazione ed educazione, volte a rafforzare il senso di comunità e migliorare l’integrazione sociale.

In sintesi, l’approccio partecipativo adottato dal progetto “x STRADA + LIBERE” ha fornito un quadro approfondito della percezione di sicurezza nei quartieri milanesi, evidenziando la necessità di interventi concreti per migliorare la qualità della vita urbana. L’iniziativa rappresenta un passo importante verso una pianificazione urbana più inclusiva, in cui la voce delle donne e delle soggettività queer gioca un ruolo chiave.

Fonti:

 

Irene La Porta