A San Francisco AGU23, il più affollato meeting sul clima
Oltre 25 mila geologi e studiosi a confronto da ogni parte del mondo di Antonella Mariotti
San Francisco 10 – dicembre – 2023 . Nel grande centro congressi di San Francisco il rischio è perdersi, tra poster universitari, stand della Nasa, di Google e delle maggiori aziende che in qualche modo si occupano di clima. E in mezzo a tutto questo corrono, relazionano, si confrontano 25 mila geologi: quelli che nella loro carriera e nel corso dell’anno appena passato hanno studiato, fatto osservazioni e previsioni sui cambiamenti climatici e di ciò che ne sarà del Pianeta più bello e sofferente che ci sia, la Terra. Agu, acronimo di American Geophysical Union, ogni anno accoglie esperti da oltre cento paesi per condividere ricerche e connettersi con i colleghi.
Scienziati, educatori, politici, giornalisti e comunicatori partecipano da lunedì 11 dicembre all’AGU23 per comprendere meglio il nostro pianeta e l’ambiente, aprendo percorsi alla scoperta di nuovi sistemi di sostenibilità, cercando di portare una maggiore consapevolezza per affrontare il cambiamento climatico, aprendo collaborazioni per portare a soluzioni e affrontando il problema da tutte le angolazione e con tutte le professioni della scienza, per raggiungere “una nuova era di giustizia, equità, diversità, inclusione e appartenenza”, come recita uno dei comunicati stampa di questi giorni.
Agu nel tempo
Il primo appuntamento di Agu risale al 1920 sempre a San Francisco, in California, dove si trovava la sede dell’associazione. All’epoca, l’incontro era stato chiamato sia “Spring Meeting” che Fall Meeting, nome che poi manterrà: inizialmente gli appuntamenti annuali erano infatti due. Proprio San Francisco è stata la “casa” del Fall Meeting fino al 2017, quando AGU ha adottato una strategia di rotazione sulle città statunitensi. In realtà, il centro congressi era diventato troppo “stretto”, rendendo necessaria una ristrutturazione. Così, durante i cinque anni di lavori, Agu ha girato per gli States, portando un indotto economico rilevante a New Orleans, Washington, Chicago, con solo la pausa dovuta al Covid.
Qui trovate il programma che si apre da lunedì 11 al 15 dicembre. Per partecipare è necessario registrarsi.
Esplorando AGU23
Cosa offre Agu? Ogni anno, propone aggiornamenti su tutte le situazioni critiche del pianeta. Quest’anno si parla dello stato dell’Artico, dell’Antartico e dell’agricoltura in Ucraina, del viaggio del rover Perseverance fuori dal cratere Jezero e degli approcci alla rimozione dell’anidride carbonica marina. Le tavole rotonde esplorano la scienza dell’eclissi, i castori, le dighe e gli strumenti cartografici per riferire sul mondo che cambia. Nel 2018 – per raccontare quanto Agu sia trasversale – il meeting presentò “The human element” il film girato in quasi quarant’anni di carriera di James Balog. Fotografo del National Geofgraphic, Balog in questo film ha raccolto le testimonianze del mondo “annegato” nel cambiamento climatico, coinvolgendo anche una ventina di suoi colleghi. Il film è stato presentato in anteprima proprio ad Agu, e sei mesi dopo è arrivato a Cinemambiente di Torino.
Ad Agu esperti della Terra e dello spazio sono sempre disponibili per rispondere alle domande in otto eventi per i media, e molti altri dibattiti aperti al pubblico. Le conferenze stampa e le tavole rotonde dei media vengono trasmesse in diretta sulla piattaforma online AGU23. Le registrazioni verranno pubblicate il giorno dell’evento sul canale YouTube di AGU.