Libero Muntoni, direttore comunicazione e marketing di Delphina hotels & resorts. [caption id="attachment_12771" align="alignnone" width="558"] Libero Muntoni, direttore comunicazione e marketing di Delphina[/caption] Quando ha avuto inizio questo percorso di conversione green? «Non so dirlo con certezza, da sempre penso. Mio padre e il socio sono dei costruttori e quando hanno deciso di creare Delphina, 25 anni fa, sono partiti dalle convinzione che la salvaguardia della natura fosse la chiave per un valido progetto di ospitalità: la natura come progetto, questo fu il loro slogan. Per questo tutti gli hotel sono a basso impatto visivo, immersi in parchi mediterranei, tra piante e assenze locali che lasciamo crescere spontaneamente. Col passare degli anni, abbiamo iniziato ad adottare pratiche sostenibili negli hotel, investire a favore dell’ambiente, oltre ad aderire a diverse iniziative di valorizzazione del territorio. Un vero e proprio protocollo interno che abbiamo voluto rappresentare attraverso un marchio creato e registrato da Delphina: “We are green” e che rappresenta il nostro impegno per l’ambiente. L’utilizzo di energia 100{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} rinnovabile in tutte le strutture e nella sede centrale di Palau è l’ultimo traguardo di questo percorso, a cui ne seguiranno molti altri». Che effetti benefici ha avuto a livello economico e di reputation per Delphina? [caption id="attachment_12770" align="alignnone" width="1361"] Suite esterna a Valle dell’Erica[/caption] «In realtà utilizzare energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili rappresenta per noi un costo maggiore rispetto all’acquisto di energia elettrica tradizionale, ma crediamo in questo progetto e vogliamo fare la nostra parte nella salvaguardia dell’ambiente. Chi sceglie Delphina, cerca una vacanza da vivere in libertà a contatto con la natura, cerca sapori veri, esperienze autentiche e ha voglia di lasciarsi conquistare dalla cultura e dalle tradizioni di questa terra. Noi siamo galluresi, amiamo profondamente il nostro territorio e anche i nostri ospiti lo percepiscono con effetti positivi sulla brand reputation. E di questo ne siamo molto felici». Che ricadute ha questa scelta sulla filiera di vostri fornitori? «Ottima direi, non solo in termini di sostegno all’economia, ma soprattutto perché riusciamo a offrire ai nostri ospiti tanta qualità. Le carni provengono dai pascoli dell’interno gallurese e il pesce dai porti della costa e ci affidiamo a produttori locali anche per la frutta e verdura. In questo modo riusciamo a rispettare la stagionalità e i nostri chef hanno tra le mani ingredienti genuini che valorizzano i loro piatti. Da diversi anni abbiamo iniziato una vera e propria ricerca di piccoli produttori sparsi in tutta la Sardegna a caccia di eccellenze enogastronomiche da proporre ai nostri ospiti. Piccole aziende, anche poco conosciute, ma che meritano di essere valorizzate perché ci forniscono prodotti di qualità superiore. Anche questo ha un costo maggiore per noi, ma siamo certi che questa differenza venga percepita e “valorizzata” dai nostri ospiti». L’ospite delle vostre strutture percepisce che la sua scelta ha anche effetti ambientali? «Pensiamo di si, anzi abbiamo deciso di coinvolgere in questo progetto anche le agenzie di viaggio con cui collaboriamo. Chi cerca una vacanza nel Nord Sardegna sa che acquistando Delphina aiuta l’ambiente e contribuisce assieme a noi al risparmio di Co2». L’energia elettrica necessaria al funzionamento delle strutture da che impianti deriva ed a quanti KW ammonta? «L’energia verde è proveniente da fonti rinnovabili di natura eolica, fornita da un consorzio che ne certifica la provenienza con una Garanzia di Origine (GdO) e la utilizziamo per tutti gli usi della sede centrale di Palau e delle strutture, sulla base delle nostre necessità. Lo scorso anno abbiamo consumato 6’376’803 kwh e sulla base dell’ultimo rapporto ISPRA possiamo affermare che utilizzando energia prodotta da fonti rinnovabili probabilmente risparmieremo 3.536 tonnellate di Co2 all’anno. All’interno del gruppo, abbiamo comunque un’azienda che produce autonomamente energia, ma non la utilizziamo per le strutture e allo stesso modo abbiamo preferito non installare le pareti a specchio degli impianti fotovoltaici per una questione di impatto visivo. Le nostre strutture sono ben integrate nel paesaggio, ma stiamo comunque valutando l’integrazione di pannelli solari posizionandoli dove minimo sarà l’impatto visivo/ambientale per poter così produrre energia autonomamente». ]]>