La Commissione Europea adotta gli standard di rendicontazione della sostenibilità (ESRS)

2 Ago, 2023 | Focus Mondo

Cartello con scritta Europa

Un passo a lungo atteso per favorire un approccio al reporting sempre più diffuso e consapevole.

Il grande momento è arrivato. Il 31 luglio 2023 la Commissione Europea ha adottato con atto delegato la prima serie dei nuovi standard europei di rendicontazione della sostenibilità, i cosiddetti ESRS – European Sustainability Reporting Standards introdotti dall’ultima Direttiva europea dedicata al reporting (CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive).

I nuovi standard dovranno essere utilizzati da tutte le società che ricadono sotto la Direttiva (totale: circa 50mila) e andranno applicati per la prima volta, solo per alcune aziende, per la redazione dei documenti di reporting relativi all’esercizio 2024 (pubblicati quindi nel 2025). Per tutte le aziende europee si tratta di un importante cambiamento di scenario, che riguarderà non solo le grandi imprese direttamente coinvolte dalla nuova normativa, ma anche tutte quelle che rientrano nelle catene del valore. Raccogliere e divulgare le informazioni ESG in Europa diventerà così sempre più un must have e sempre meno un nice to have, trasformandosi da buona pratica a requisito strategico per il posizionamento e la crescita del business.

Ma come sono questi nuovi standard di rendicontazione della sostenibilità ESRS?

Maggior flessibilità rispetto alla bozza iniziale presentata dall’EFRAG, l’organismo incaricato dell’elaborazione dei nuovi standard, e grande attenzione all’interoperabilità con altre metriche di reporting internazionali, come ISSB (International Sustainability Standards Board) e GRI (Global Reporting Initiative). I principi di rendicontazione di sostenibilità adottati dalla Commissione sono il risultato di una consultazione aperta a giugno, per rendere più “morbidi” e di semplice adozione gli ESRS. In generale, l’ultima versione lascia alle imprese una maggiore libertà nella valutazione della rilevanza dei requisiti di rendicontazione e rafforza la gradualità nell’applicazione della normativa.

I principi ESRS riguardano l’intera gamma di questioni ambientali, sociali e di governance, compresi i cambiamenti climatici, la biodiversità e i diritti umani. L’EFRAG sta attualmente lavorando su altri set di principi, che riguarderanno standard specifici per settore, metriche dedicate alle piccole e medie imprese quotate e principi per le aziende non europee che però rientrano nell’ambito di applicazione (nello specifico, quelle che generano un fatturato netto di 150 milioni di euro nell’Unione Europea e che hanno almeno una filiale o una succursale in Europa).

Rendicontazione della sostenibilità, quali prospettive

È stato raggiunto un traguardo importante. L’adozione degli ESRS da parte della Commissione Europea rende sempre più vicina e reale l’applicazione della Direttiva dedicata al reporting di sostenibilità. Non solo: questi standard renderanno la rendicontazione di sostenibilità sempre più pertinente, trasparente e comparabile.

Come si comporteranno i Paesi membri? La maggior elasticità lasciate alle aziende si rivelerà controproducente? In che modo allineare i processi aziendali alle nuove richieste? Le domande sono destinate a crescere. E le risposte non potranno che arrivare una volta avviato il processo di reporting, attraverso tentativi, aggiustamenti e conferme sul campo. Il consiglio quindi è quello di partire il prima possibile, perché il 2025 è dietro l’angolo.

Micol Burighel