Le Rotte del Clima, il primo progetto italiano di ricerca sulle migrazioni climatiche
L’iniziativa presentata oggi in Triennale a Milano. Al centro, advocacy e approfondimento di due crisi attuali, impattanti e strettamente collegate.
La crisi climatica e ambientale ha effetti sulla vita delle persone. Impattanti, drammatici, stravolgenti, tanto da portarle a cambiare vita. Tra le conseguenze di questo fenomeno, è sempre più evidente, ci sono anche le migrazioni di massa, a livello globale. Le Rotte del Clima è il primo progetto italiano che si pone come obiettivo quello di stimolare la comprensione della complessità del fenomeno e la condivisione di una definizione di migrante ambientale e climatico, al fine di promuoverne la tutela a partire dalla giurisprudenza.
L’iniziativa è stata presentata presso la Triennale di Milano. Tra i partecipanti Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Veronica Dini, Presidente del Centro Studi Systasis e promotrice del progetto, Margherita Romanelli Coordinator of EU programmes and International Policies, Advocacy, Partnership and Evaluation di We World e Francesca Biondi Dal Monte, professoressa associata in Diritto Costituzionale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. A moderare il talk Sara Milanese, autrice a Radio Popolare.
Un fenomeno che è già qua
I dati ufficiali ci dicono che, nel mondo, si spostano ogni anno milioni di migranti per ragioni ambientali. Le Nazioni Unite considerano possibile, per le sole cause ambientali, l’esodo di 200 milioni di persone entro il 2050. L’ultimo rapporto annuale dell’IDMC ci dice che nel 2020, 30,7 milioni di nuovi sfollamenti sono stati causati da disastri in 145 paesi e territori.
Ancora poco, però, il fenomeno è studiato e approfondito. Proprio dal significato di questi numeri, e delle storie alle loro spalle, nasce l’esigenza di un progetto di ricerca e advocacy come le Rotte del Clima.
L’iniziativa Le Rotte del Clima intende costruire una fotografia delle migrazioni climatiche, alimentare la consapevolezza (da parte degli operatori e dei migranti stessi) della condizione di migrante ambientale/climatico e dei diritti connessi a questa condizione, a partire da attività di ascolto e racconto del vissuto. Il progetto ha fra i suoi promotori il centro studi Systasis, e fra i partner We World, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, HRIC, ASGI, A Sud Onlus.
Se vuoi sostenere il progetto, vai alla pagina del crowdfunding.