Il latte attraversa forse il suo periodo di maggior crisi di consumi. Crisi che ha coinvolto allevatori, trasformatori e rivenditori. E che parte da lontano, procedendo parallela con una maggior consapevolezza ed informazione da parte dei consumatori, con il mutare delle mode alimentari che hanno visto negli ultimi anni sostenere il consumo di bevande alternative di origine vegetale: gli ormai “ex” latte di sosia, riso, avena etc etc. Proprio per restituire fiducia ai consumatori sulla genuinità del prodotto latte e sostenere un comparto alimentare che ormai produce ben più di quanto riesca a vendere: oltre 25mila quintali al giorno, è nato l’anno scorso Piemunto, iniziativa di comunicazione dell’assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte, che valorizza il latte di filiera. La sovrapproduzione ha generato uno squilibrio tra domanda e offerta: il prezzo del latte è in continua diminuzione, arrivando oggi a 29,38 centesimi al litro a fronte dei 36,09 centesimi dello scorso anno, quando già si stavano manifestando le prime difficoltà del comparto. Piemunto valorizza prodotti di filiera corta, latte, latticini e trasformati: i consumatori potranno, all’interno dei locali della GDO, effettuare una scelta consapevole acquistando prodotti esclusivamente piemontesi identificati con il marchio. Il progetto piemontese ha conquistato diverse insegne nel corso degli ultimi 12 mesi: dal Carrefour al Bennet, fino ad arrivare alla Coop, che nel mese di giugno ha presentato la sua adesione al protocollo con un confronto tra gli addetti ai lavori dedicato al tema presso il centro Fiorfood Coop in Galleria San Federico a Torino. Fra gli aderenti al progetto vi è anche Centrale del latte di Alessandria ed Asti. Come raccontano le etichette, il latte della Centrale del Latte di Alessandria e Asti è il prodotto della cooperazione tra diverse famiglie di allevatori esclusivamente piemontesi: una filiera corta, che è garanzia di qualità e genuinità. È sufficiente pensare che la Centrale è il primo esempio di filiera certificata da enti esterni per la produzione di latte alimentare. Nel 1999 l’azienda ha firmato un accordo con le aziende produttrici di latte e con le organizzazioni di categoria che le rappresentavano, proprio per garantire il rispetto delle norme previste per la produzione di “Latte Alta Qualità” e migliorare ulteriormente le pratiche di allevamento. Oggi questo disciplinare è ancora valido e il suo rispetto, assicurato da rigidi controlli, costituisce la garanzia di qualità e bontà del latte della Centrale di Alessandria e Asti che da oggi sarà possibile trovare anche con il marchio Piemunto.]]>