PMI europee: 1 su 4 adotta piani ESG

21 Lug, 2022 | Focus Mondo

Sostenibilità: i vantaggi competitivi per le imprese

Secondo un sondaggio condotto da Generali su oltre 1.000 PMI europee, negli ultimi due anni sono aumentati dal 14% al 25% i piani ambientali e sociali realizzati dalle aziende per migliorare il proprio business.

Per il CEO di Generali Philippe Donnet, le PMI europee sono fondamentali per la ripresa sostenibile. Questa consapevolezza deriva da un semplice dato: il tessuto industriale del vecchio continente è costituito per il 99% da medie, piccole e microimprese. Risulta chiaro che escludere una percentuale del genere dai cambiamenti in atto porterebbe ad un fallimento del tanto richiesto rinnovamento sostenibile. Per questo Generali ha deciso di supportare la transizione ecologica analizzando e premiando le iniziative aziendali che si sono distinte in questi anni per modelli di business responsabili.

Dal sondaggio alle novità dei dati

Dopo il successo della prima ricerca, Generali ha analizzato con una nuova survey oltre un migliaio di PMI europee tra il 2021 e il 2022. Ci sono alcune novità rispetto all’edizione precedente. Da un lato risulta che il 25% delle aziende sta adottando piani ESG, segnando un miglioramento dell’11% rispetto al 2021. Dall’altro lato si nota che oltre il 40% delle imprese non sta adottando alcun piano di sostenibilità, segnando un peggioramento del 20% rispetto al 2021.

Dall’indagine emergono numerosi altri dati di natura qualitativa. Ad esempio, il fatto che dotarsi di una strategia di business responsabile migliora la soddisfazione del cliente e genera benefici sulla reputazione, sulla quota di mercato e sull’efficienza produttiva. Le PMI chiedono agevolazioni per essere accompagnate nella transizione ecologica, come nuovi accessi a crediti e incentivi pubblici.

Il premio SME EnterPRIZE per le Pmi europee

I risultati completi dell’analisi verranno resi noti il 26 ottobre a Bruxelles, in occasione della seconda edizione del progetto SME EnterPRIZE e saranno successivamente disponibili al pubblico tramite un apposito “Libro Bianco” realizzato dall’Università Bocconi. Questa pubblicazione analizzerà i progressi compiuti dalle PMI europee nel creare business sostenibili e nell’affrontare gli ostacoli della transizione, con riferimento anche al contributo politico e finanziario nei singoli Stati. Un lavoro che ha l’obiettivo di promuovere una cultura responsabile tra le PMI europee, incentivando i dibattiti, premiando i casi virtuosi e ispirando nuovi esempi dal forte impatto sociale e ambientale.

All’evento di Bruxelles è prevista anche la premiazione di alcune PMI nei nove Paesi aderenti al programma (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Germania, Austria, Croazia, Repubblica Ceca e Ungheria).  Un panel di giudici indipendenti selezionerà i “Sustainability Heroes”, ossia quegli imprenditori che hanno implementato iniziative sostenibili di rilievo.

Tra i “Sustainability Heroes” dell’edizione passata, selezionati fra circa 6mila PMI europee, figuravano un produttore ungherese di olio vegetale che ha adottato una politica rivoluzionaria volta ad azzerare gli sprechi, un eco-hotel austriaco a emissioni di carbonio ridotte, un’azienda agricola biologica italiana che ha attuato iniziative per il welfare dei dipendenti e un’impresa spagnola attiva nel settore tessile che sostiene giovani lavoratori a rischio di esclusione sociale.

Le iniziative di questo genere possono rafforzare la transizione ecologica dando la giusta attenzione a realtà spesso dimenticate a causa della loro dimensione ridotta ma che, al contrario, sono spesso una fucina di idee da cui prendere ispirazione.

Francesco Munari