Rapporto GreenItaly 2024: tra leadership europea e sfide da affrontare per una vera transizione ecologica

13 Nov, 2024 | Focus Italia

Rapporto GreenItaly 2024

Un’Italia all’avanguardia nel riciclo e nelle rinnovabili, ma con un divario di competenze green e infrastrutture ancora inadeguate.

Il rapporto GreenItaly 2024, condotto da Fondazione Symbola e Unioncamere, è ormai un appuntamento fisso e punto di riferimento per tracciare un quadro completo della green economy in Italia. L’edizione 2024 mostra chiaramente come la sostenibilità sia ormai un pilastro del sistema economico nazionale. Dati alla mano, il settore green ha registrato una crescita significativa nel 2023, con oltre 3,1 milioni di lavoratori impiegati in professioni sostenibili e un aumento costante degli investimenti in progetti ecologici. Anche le aziende stanno rispondendo alla sfida: nel periodo 2019-2023 le imprese italiane che hanno investito nel green (o ne hanno intenzione nel brevissimo periodo) sono il 38,6% del totale, oltre 1 su 3.

Sul fronte dell’economia circolare, l’Italia si conferma ancora una volta leader europeo con il più alto dell’UE. Parallelamente, il settore delle energie rinnovabili ha fatto passi da gigante. Questi risultati, tuttavia, si accompagnano a sfide cruciali, come la carenza di competenze per i green jobs e la necessità di un sistema di infrastrutture efficiente, specialmente nel settore idrico.

Carenza di competenze green: il mismatch nel mercato del lavoro

Un dato particolarmente rilevante riguarda il divario tra domanda e offerta di competenze green. Nel 2023 i green jobs sono leggermente calati, con 3,1 milioni di posti di lavoro nel settore, mantenendo comunque un buon andamento generale. Nonostante questo, molte aziende segnalano difficoltà nel reperire risorse con competenze adeguate. Oltre la metà delle assunzioni nel settore risulta complessa per mancanza di profili qualificati. Questo mismatch di competenze riflette un problema strutturale nel sistema formativo italiano, che fatica a tenere il passo con la crescente domanda di competenze specifiche.

Rapporto GreenItaly 2024, rinnovabili in crescita, ma rallentate da ostacoli burocratici

Un punto di forza evidenziato dal rapporto è l’evoluzione del settore delle energie rinnovabili. L’Italia, con un record di 5,2 GW di nuova capacità installata nel 2023, si posiziona tra i primi dieci mercati globali. Questo slancio positivo è sostenuto da investimenti in infrastrutture, come il nuovo impianto Enel di moduli fotovoltaici ad alte prestazioni a Catania, in arrivo nel 2025. Tuttavia, permangono limiti significativi, tra cui le complicazioni burocratiche e una visione strategica a lungo termine ancora debole, che rischiano di rallentare ulteriormente l’adozione delle energie rinnovabili su larga scala. Per non parlare, poi, dei tanti fenomeni di contestazione sui territori, spesso sostenuti anche dalle istituzioni e dalla politica.

Economia circolare e raccolta differenziata: una leadership da non dare per scontata

Come anticipato, l’Italia guida l’Europa nella raccolta differenziata, con un tasso di riciclo dei rifiuti del 91,6%, di grand lunga superiore alla media europea del 57,9%. Questo dato, pur essendo un motivo di orgoglio, non deve farci perdere di vista le sfide più complesse della sostenibilità. La sola raccolta differenziata, infatti, non basta per affrontare la crisi climatica: la transizione ecologica richiederà sforzi ben più intensi da parte di cittadini, istituzioni e aziende. Sforzi che per essere efficaci non possono che essere collettivi e traversali.

Nel settore idrico, per esempio, il miglioramento delle infrastrutture non può prescindere da una maggiore consapevolezza e responsabilità dei cittadini, che devono contribuire alla gestione efficiente delle risorse. La stessa logica vale per le già citate rinnovabili, un settore in cui le istituzioni e il mondo delle imprese devono collaborare strettamente per superare le barriere esistenti e accelerare l’adozione delle tecnologie sostenibili, senza mai dimenticarsi di coltivare dialogo e collaborazione con le comunità e la cittadinanza.

Verso una transizione sistematica e inclusiva: il cammino dell’Italia

Il rapporto GreenItaly 2024 mette in evidenza una sfida chiave per il Paese: trasformare gli obiettivi di sostenibilità in azioni concrete, attraverso politiche formative adeguate, investimenti infrastrutturali e una cultura aziendale centrata sulla sostenibilità. Se da un lato i progressi sono evidenti, dall’altro resta il compito di tradurre questi obiettivi in un sistema economico e sociale che sappia rispondere appieno alle esigenze della transizione ecologica, rendendola accessibile e aperta a tutti gli stakeholder.

Micol Burighel